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Come è composto un sistema di videosorveglianza

Come nel caso degli impianti d’allarme per poter farvi comprendere in modo chiaro ciò che fa parte di un classico sistema di videosorveglianza abbiamo deciso di indicarvi quali sono i componenti specifici che di solito andiamo ad installare.

Le tipologie possono variare a seconda delle richieste del cliente, ma possiamo comunque delinearvi quelle che sono le linee guida di un sistema di telecamere con il suo apparato di registrazione.

Sistemi di registrazione DVR e NVR

Il componente principale di un impianto video è il registratore, ovvero l’apparato che permette di registrare e visionare le immagini presenti sull’hard disk.

Principalmente sono di due tipologie, e  si differenziano in base al tipo di telecamere che ad esso viene collegato:

  • Il DVR prevede delle telecamere classiche o miniaturizzate, di tipo analogico;
  • Il NVR al quale vengono cablate delle telecamere di nuova generazione IP. In questo caso si tratta di un vero e proprio PC ad hoc il quale permette anche di poter ingrandire in fase di visione una specifica area della ripresa.

Le telecamere

L’occhio del sistema di video sorveglianza, il “grande fratello”, sono le telecamere che, come detto poc’anzi, posso essere fondamentalmente:

analogiche

– AHDdigitali o IP.

La scelta di questa categoria può esser fatta in base alle proprie esigenze e alle proprie tasche.

Inoltre si può optare anche tra:

– la versione classica

– la versione miniaturizzata

Quest’ultimo tipo di telecamera, che può essere pin-hole o con ottica normale, può anche esser inserita e nascosta, in oggetti che sono già presenti nell’abitazione (villa, appartamento, attività commerciale) o che si possono aggiungere in base alle proprie esigenze.

I sistemi di visione

Le immagini vengono riprese dalle telecamere e quelle che vengono registrate possono, grazie ai nostri dispositivi, essere fruibili in loco tramite un monitor oppure, tramite ad una App, possono essere visualizzate sul proprio dispositivo mobile, tablet o smartphone. In  questo modo potrete controllare di persona ciò che accade nel locale che volete sorvegliare garantendo la sicurezza delle persone a voi più care, la vostra famiglia e tutti i vostri beni più preziosi.

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Come è composto un sistema di allarme

Per far comprendere alla clientela in modo chiaro ed esaustivo com’è composto  un classico impianto antifurto abbiamo deciso di  indicare quelli che sono i componenti specifici che di solito andiamo ad installare. Le tipologie possono variare a seconda delle richieste del cliente, ma possiamo comunque delinearvi quelle che solo le linee guida di un sistema anti effrazione.

La centrale d’allarme

La centralina è il cuore di tutto il sistema.  E’ proprio qui infatti che tutti i sensori, la sirena, gli attivatori e i combinatore fanno capo. La centrale viene scelta in fase di preventivo in base al sistema che si preferisce utilizzare, scegliendo tra il sistema via radio o via filo.

Vi è la possibilità di acquistare una centrale che possiede al suo interno una tastiera per l’attivazione, un combinatore e una piccola sirena interna, tutto questo per ridurre al massimo il suo ingombro.

I sensori

La parte dedicata alla rilevazione di un eventuale effrazione da parte di terze persone è relegato dai sensori. Questi apparati, come tutti quelli che vi proponiamo, possono essere via radio o filari. La scelta viene fatta in base alle vostre esigenze e  allo stato del locale dove si vuole installare l’antifurto.

Le tipologie dei sensori si differenziano inoltre per il tipo di controllo che devono fare.

Di norma si installano:

sensori volumetrici a doppia o tripla tecnologia;

sensori magnetici

Conta impulsi

In base a ciò che vi verrà proposto e in base alla vostra scelta sarà possibile tenere le persiane o tapparelle chiuse o abbassate e le finestre aperte, classica situazione per i mesi estivi.

L’attivatore

Atttivatore antifurto con chiave elettronica

Atttivatore antifurto con chiave elettronica

Questo componente del sistema antintrusione permette al cliente di poter attivare e disattivare l’allarme, visionare i possibili guasti e configurare tutto il sistema. Normalmente il cliente viene fornito di telecomando o chiavetta che rende l’utilizzo dell’antifurto semplice e intuitivo.

 

 

 

 

 

La sirena

Anche in questo caso il sistema di avvisatore acustico-visivo, viene scelto in base alle esigenze del cliente. Infatti anche questa apparecchiatura può essere via radio o filare e può contenere o meno un segnalatore dello stato d’allarme.

Il combinatore e l’avviso remoto

Uno stadio molto importante per l’avviso di una presunta effrazione, oltre alla sirena, è quello che è composto dal combinatore telefonico, PSTN o GSM, oppure dall’avviso tramite App sul vostro dispositivo mobile. Un adeguato studio della vostra planimetria servirà a scegliere la posizione più adeguata degli apparati e tramite il vostro Smartphone potrete sapere in ogni istante lo stato del vostro impianto.

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